
Nonostante lo SSP rappresenti una buona soluzione per non perdere l’energia immessa in rete, da pochi anni esiste una soluzione migliore: L’accumulo elettrochimico.
Il principale vantaggio di disporre di un sistema di accumulo, sta nel fatto che lo SSP rimborsa, attraverso il controvalore economico dell’energia da valorizzare, solo una parte del reale esborso necessario per l’acquisto della stessa dal proprio trader.
Infatti, se si considera i kWh prelevati dalla rete costano di più rispetto a quanto ricaviamo “cedendo” la stessa energia usufruendo dello SSP, si fa presto a trarre la conclusione che laddove si massimizza l’autoconsumo energetico, prospera anche la convenienza.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un repentino calo dei prezzi dei sistemi di accumulo fino all’attuale stabilizzazione, che ha velocizzato in maniera importante il ritorno economico.
Oggi più che mai, conviene dotare i propri impianti fotovoltaici di nuova fattura o già esistenti di un sistema di accumulo elettrochimico.
Esistono due principali tecnologie di sistemi di accumulo:
Piombo
Le batterie al piombo rappresentano l’alternativa più economica tra le due, in quanto i costi di produzione sono più bassi. Se ben dimensionate e usate in maniera corretta, hanno una vita utile media di circa 5 anni.
L’efficienza di carica/scarica si attesta intorno all’80% ed è necessario utilizzarle con una profondità di scarica massima non superiore al 50%.
Ciò significa che se si vuole usufruire di una capacità di carica pari a 6kWh, si dovrà prevedere un sistema di accumulo al Pb almeno di capacità doppia, cioè 12kWh, con conseguente impegno economico che ne deriva.
Inoltre deve essere previsto un opportuno locale batterie con apposita aereazione, in quanto durante la fase di carica producono gas idrogeno.
Questo le rende poco idonee all’installazione in ambienti domestici, nonché poco sicure.
Litio
Le batterie al litio sono la soluzione attualmente più venduta sul mercato, grazie ai numerosi vantaggi tecnici instrinsechi della tecnologia.
La durata media di questo tipo di batterie è prevista per ben oltre i 10 anni, permettono una scarica totale (100%) e garantiscono un’efficienza media intorno al 90%.
Fino a qualche anno fa, l’unico reale inconviente importante che ne ha rallentato la diffusione era rappresentato dal prezzo, che tuttavia grazie al fervore che ha investito in questo ultimo periodo il settore e grazie alle economie di scala, non rappresenta più un ostacolo.
A parità di capacità il loro ingombro è decisamente minore, e sono dotate di apposito case estestico che ne permette l’integrazione in qualsiasi ambiente in maniera discreta.